Dalla convinzione di doversi adattare alla capacità di valorizzare ogni parte di sé
Quando integrare le proprie sfumature professionali, senza rinunce, si rivela essere la soluzione migliore (e porta al SOLD OUT!)
Beatrice Mazza:
Yoga teacher, fitness trainer e coach spirituale
Una grande community online costruita nel tempo e che di lei si fida, Beatrice oggi è il punto di riferimento per tutte le donne interessate al mondo della spiritualità, dello yoga e del fitness.
Quando ci siamo incontrate, nel 2023, era convinta di dover rinunciare alle varie parti che la caratterizzavano per “funzionare” online. Si è resa presto conto che, al contrario di quello che pensava, mettere in luce tutte le sue sfumature, in apparenza così diverse tra loro, avrebbe rappresentato la sua unicità e la sua potenza.
Oggi fa SOLD OUT dei suoi corsi, workshop e retreat, si sente libera nel comunicare, lavora meno e quelle ore guadagnate le dedica alle sue passioni (tra cui la corsa) e alla sua famiglia.
Ecco il percorso di Beatrice
dentro Personal Marketing
raccontato direttamente da lei
Quando mi sono iscritta a Personal Marketing stavo attraversando un periodo di forte fatica.
Sapevo che l’allenamento, lo yoga, la visione spirituale e il lavoro sul femminile e sulle fasi del ciclo mestruale avessero un loro valore, soprattutto se integrati tra loro, tuttavia sentivo ancora di dovermi adattare alla società e di dover rinunciare a qualche pezzetto di me perché le cose andassero come volevo io.
Questo perché, in tutte le formazioni di marketing che avevo seguito, il messaggio era sempre lo stesso: devi avere una nicchia chiara, togli ciò che è superfluo e concentrati su un’unica cosa, facendola al meglio.
Mi sono quindi iscritta con questa aspettativa e con un carico mentale importante. Il mio lavoro andava bene, il fatturato era ottimo, ma dentro di me c’era la convinzione che non fosse abbastanza, che dovessi cambiare qualcosa. Avevo bisogno di una nuova prospettiva e ho sentito che Giulia era la persona giusta per guidarmi in questo percorso.
Quando Beatrice mi ha contattata per chiedermi informazioni sul mio Mentoring, sono rimasta sorpresa. Mi chiedevo perché una professionista che già era un punto di riferimento nella sua nicchia, con una comunicazione strutturata, ed una community solida, fosse interessata a un percorso di marketing personale.
La verità è che succede più spesso di quanto si pensi. Avere una presenza online efficace, fare un ottimo lavoro di divulgazione e avere una community interessata a ciò che diciamo non sempre significa avere un business sostenibile e che rispecchia ogni parte di noi.
Come è successo a Beatrice, capita di seguire regole e schemi che, per quanto validi, non sono in linea con il nostro modo di essere e con quello che desideriamo per noi. Perché ignorare le nostre reali esigenze rischia di renderci insoddisfatte, facendoci costruire un business che funziona per gli altri…ma non per noi.
Beatrice, infatti, nella sua prima mail mi aveva proprio scritto di avere un grande bisogno di capire cosa togliere dal suo Personal Brand, quali parti di sé dovesse arginare per risultare più chiara nella sua comunicazione… ed io in realtà le risposi che se avesse scelto di salire a bordo avremmo lavorato insieme per dare valore ad ogni sua parte, senza togliere, ma cercando di capire come far emergere la sua essenza.
A settembre 2023 ho deciso di fare il passo. Sono una persona molto selettiva e mi affido all’intuito. Negli anni ho valutato diversi percorsi e professionisti, ma ciò che mi ha spinto a scegliere Giulia è stata la sua energia.
Ho scelto Personal Marketing perché univa due elementi per me fondamentali:
il confronto con altre donne, qualcosa in cui credo molto, e l’ispirazione attraverso le storie altrui, che toccano sempre punti profondi dentro di noi.
il fatto che fosse un percorso misto, con momenti di confronto live ma anche materiale di studio. Per me, un’esperienza solo live o solo teorica non sarebbe stata efficace.
Anche il valore economico mi è sembrato onesto e allineato al lavoro che vedevo in Giulia.
Non conoscevo la sua esperienza pregressa, non avevo guardato casi studio. Forse sapere che aveva seguito Dalila Ostetrica o altre professioniste che stimo mi ha influenzato, ma in quel momento ho fatto un salto nel vuoto, affidandomi alla mia sensazione.
Ho investito 6 mesi del mio tempo per strutturare Personal Marketing, come un Mentoring Program di gruppo, che rispondesse in modo chirurgico alle esigenze delle professioniste che avrebbero lavorato con me.
La parte di formazione, è pensata per dare la possibilità di apprendere e far sedimentare le nozioni, lavorando su di sé, e la parte di Mentoring LIVE è cruciale per dare a ciascuna professionista la possibilità di sentirsi guidata e accompagnata, sapendo che ad ogni dubbio che emerge, ci sarò io in classe a rispondere. Questo permette a ciascuna di proseguire nel percorso con la consapevolezza di quali passi compiere per far andare il loro business nella direzione che desiderano.
E in tutto il percorso, l’elemento sorprendente rimane Il gruppo che offre la possibilità di far emergere dubbi comuni che spesso si ha paura di tirare fuori e che rischiano di rimanere sopiti e irrisolti. Il gruppo che fa da confronto e conforto, perché le storie di altre professioniste offrono punti di vista che donano testimonianze reali e risposte a domande condivise.

Il mio obiettivo iniziale era trovare più equilibrio tra le mie diverse anime professionali.
La difficoltà più grande, infatti, era legata ai miei molteplici interessi e ambiti di specializzazione. Oggi riesco a integrarli tutti, ma prima li percepivo come frammentati: alcune persone mi sceglievano come trainer, altre come insegnante di yoga, altre ancora per un percorso spirituale. Solo dopo essere entrati in un mio percorso, le persone scoprivano che potevo offrire molto di più, ma non era un approccio comune.
Speravo che Giulia mi aiutasse a capire cosa semplificare e cosa lasciare andare, a trovare una definizione chiara di me per i social. Oggi sorrido ripensandoci, perché ho capito che non avevo bisogno di una definizione rigida e che una mia linea comunicativa l’avevo sempre avuta.
Ho capito poi che la mia difficoltà nel parlare di alcuni argomenti nasceva dalla paura di essere attaccata. In Italia, se vuoi parlare di certi temi – come il ciclo mestruale – devi essere un medico, all’estero, invece, non è così. Rendersi conto di questa paura è stato illuminante.
Tra tutti, quindi, il modulo sul MINDSET è stato fondamentale. Mi ha aiutato a comprendere quanto fosse importante il mio approccio mentale nel costruire il mio business. Prima tendevo a focalizzarmi troppo sulle strategie pratiche, ma senza un mindset solido nessuna strategia può funzionare davvero.
Lavorare sulle proprie paure non è semplice però, soprattutto in un percorso di business!
È per questo, però, che all’interno del mio mentoring, anche se può sembrare controintuitivo, partiamo proprio dal MINDSET (modulo sempre supervisionato da una psicoterapeuta).
Senza lavorare con attenzione, sui timori, le paure e i blocchi che ci tarpano le ali riuscire ad avere un business sostenibile (in termini di tempo, energia e fatturato) può diventare davvero complicato.
Ricordo bene quando Beatrice durante la masterclass sul Mindset ha vocalizzato come il suo grande blocco era legato al giudizio altrui, al timore di quello che avrebbero detto gli altri, se lei avesse comunicato la sua vera essenza. Quella presa di coscienza fu particolarmente potente: da una parte si sentiva estremamente vulnerabile, dall’altra finalmente libera. Del resto comprendere cosa ci “trattiene” nella nostra comunicazione è il primo passo per allineare la nostra strategia a noi, come persone.
Un’altra grande rivelazione è stata comprendere davvero il bisogno che c’era per il mio lavoro. Fino a quel momento, avevo sempre guardato la mia professione dal punto di vista di ciò che offrivo, senza mai fermarmi a riflettere su quanto potesse essere utile agli altri.
Anche il modulo sullo STORYTELLING mi ha dato molto. Ho capito che il modo in cui racconto il mio lavoro fa la differenza. Prima mi limitavo a descrivere ciò che facevo, ora riesco a trasmettere il perché lo faccio, il valore profondo che c’è dietro. Questo ha cambiato il modo in cui le persone percepiscono la mia offerta.
Un altro aspetto che ho trovato illuminante è stato il concetto di Personal Marketing come processo in continua evoluzione. Non si tratta di trovare una volta per tutte la propria identità professionale e restare fermi lì, ma di essere disposti a cambiare, adattarsi e crescere.
Tante professioniste vivono il marketing come una scienza esatta, che ha delle regole scritte, solitamente poco etiche, che servono per convincere le persone ad acquistare.
Ma il marketing che insegno io alle professioniste in classe è un marketing che non ha niente a che vedere con questo. Il marketing personale non è una scienza esatta, non ci sono regole che funzionano per tutte, ma è importante che ogni professionista trovi il suo modo di fare marketing, che sia sostenibile nel tempo (altrimenti a cosa serve?) e soprattutto, fare marketing con purpose non significa convincere chi ci ascolta creando bisogni laddove non ne esistono, ma rispondere in modo adeguato a bisogni tangibili e già presenti che però non trovano risposta.
Una volta compreso questo si riesce ad arrivare al modulo dello STORYTELLING sapendo cosa dire e come dirlo (online o offline), ma solo perché prima si è fatto un profondo lavoro di ristrutturazione delle proprie credenze (MINDSET), della propria storia professionale (PERSONALE BRAND) e delle propria OFFERTA per far sì che sia in grado di rispondere a un bisogno reale delle nostre persone, ma anche ai nostri di bisogni.
Dopo Personal Marketing, ho smesso di vedere le mie diverse attività come elementi separati. Ho integrato tutto in un’unica narrazione, che rispecchia davvero chi sono. Ora non mi sento più costretta a scegliere, ma so come comunicare la mia multidimensionalità in modo chiaro e coerente.
Sono riuscita a aumentare il fatturato lavorando meno, seguendo meno clienti e più allineati e avendo maggior tempo di qualità (che per me significa anche più tempo per correre). Ho preparato, infatti, una mezza maratona l'anno scorso.
Ho poi rivisto completamente la mia offerta, rendendola più chiara e, facendo emergere il valore di ciò che offro e i risultati si sono visti subito:
A settembre ho lanciato il mio mentoring ad un prezzo che mai mi sarei immaginata ed è andato sold out in 24 ore
Sono riuscita a lanciare un ritiro a Bali, ed è andato sold out in esattamente 5 giorni. (Questa forse è la cosa più bella, ma ancora non mi sembra vera) L'abbiamo lanciato a fine ottobre di quest'anno avevamo 15 posti ne abbiamo venduti 16.
Ho imparato a selezionare meglio i miei clienti, evitando quelli che non sono in linea con la mia visione. Questo mi ha permesso di lavorare con persone che apprezzano davvero il mio approccio e che traggono il massimo dai percorsi che offro.
Ho anche acquisito più sicurezza nel parlare di argomenti che prima mi facevano paura. Ora condivido con più libertà e autenticità, senza temere il giudizio altrui.
Infine il benessere personale è sicuramente aumentato perché sono più sicura quindi bypasso tutte quelle vocine limitanti e non lascio che impattino il valore di ciò che porto. Riesco a restare fedele a quello che è il tempo per me e anche a progettare l'anno e le settimane da dedicare allo stacco. È qualcosa che non avrei mai fatto prima di questo percorso.
Beatrice in questi 12 mesi ha compiuto una trasformazione incredibile, ed osservarla evolvere verso la sua visione, dando valore ad ogni sua parte, ristrutturando la sua offerta, i suoi prezzi e scegliendo ciò che sentiva giusto per lei è stato per me un vero “spettacolo” a cui assistere.
Non solo per i risultati concreti che ha ottenuto ma soprattutto perché quei risultati li ha raggiunti in modo sostenibile, rispettando i suoi ritmi, i suoi valori e i suoi desideri.
Sono una grande sostenitrice del fatto che non sia la professionista che si sacrifica di più ad ottenere i maggiori risultati, ma quella che riesce a dosare il proprio tempo e le proprie energie in modo strategico e sostenibile nel lungo periodo, ed è esattamente quello che ha saputo fare Beatrice.
Lei non ha bisogno di grandi presentazioni da parte mia, ma in caso non la conosceste andate a sbirciare il suo profilo QUI.
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